Non è detto che un alimento scaduto sia necessariamente da gettare: questi possono essere utilizzati anche quando non è più possibile mangiarli.
Negli ultimi anni la nostra attenzione intorno al tema dello spreco alimentare e del suo impatto sull’inquinamento ambientale è aumentata. Per tutelare la Terra e risparmiare risorse preziose, sempre più persone vanno in cerca di soluzioni per riciclare e riutilizzare ciò che viene acquistato al supermercato evitando così di dover gettare cibo scaduto, scarti e avanzi vari.
Quando si parla di scadenza degli alimenti, è sempre bene fare una distinzione tra la dicitura “consumare entro” e “consumare preferibilmente entro”. La prima indica la data di scadenza effettiva, oltre la quale un determinato cibo può diventare nocivo per la nostra salute, e solitamente riguarda i prodotti freschi come il latte (insieme ai suoi derivati), le uova, la carne o il pesce.
La seconda, invece, appare principalmente sulle confezioni di alimenti che non vanno incontro ad un deterioramento rapido. In questi casi, il cibo può essere consumato dopo la data indicata senza che la nostra salute venga esposta a rischi. Prima di gettare un alimento, quindi, faremmo bene a controllare il suo termine minimo di conservazione (TMC).
Quando ci rendiamo conto che un alimento non può più essere mangiato, buttarlo non è necessariamente l’unica soluzione adottabile. Sono diversi i cibi che possono essere riutilizzati, rivelandosi molto utili. A partire dal latte scaduto, che può diventare un ottimo detergente per gli oggetti in pelle.
Che si tratti di un complemento d’arredo come l’armadio o di un accessorio come le borse, è possibile eliminare gli aloni e le macchie prendendo un panno e immergendolo nel latte ormai andato a male, per poi strofinarlo sulla superficie di nostro interesse. Anche i limoni sono alleati perfetti per le pulizie: possiamo usare quelli più raggrinziti come detergente.
Le modalità d’utilizzo sono diverse. I limoni possono essere immersi nell’acqua destinata al lavaggio dei piatti, andando a sfruttare le loro proprietà sgrassanti; oppure, se abbiamo una lavastoviglie, si può pensare di metterli all’interno dell’elettrodomestico prima di farlo partire. Inoltre, i limoni tagliati a metà (dalla parte della polpa) possono essere strofinati sui taglieri in legno per pulirli e disinfettarli.
Proseguendo, le bustine di tè ormai datate sono in grado di contrastare i cattivi odori in casa. Per un’azione efficace, ne servirà più di una: si consiglia di mettere qualche bustina di tè asciutta in un sacchetto forato, da sistemare dove si preferisce. L’armadio e il frigorifero sono due esempi. Anche l’olio esausto può rivelarsi molto utile: insieme ad un po’ di amido di mais (o riso), soda caustica e acqua è possibile preparare del sapone per il bucato fai da te.
Infine abbiamo la frutta, l’alimento più sprecato in Italia insieme alla verdura. Quando diventa troppo matura, anziché gettarla e contribuire allo spreco alimentare, possiamo utilizzarla per il compostaggio domestico. Mele, pere, fragole, angurie, uva, prugne e così via sono un ottimo fertilizzante per la terra.
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