Nel cuore di Bologna, tra le sue antiche vie cariche di storia, sorge la Sinagoga di Bologna, un luogo di culto che rappresenta un punto di riferimento per la comunità ebraica cittadina.
La sua storia è strettamente legata alle vicende della comunità ebraica locale, che ha attraversato secoli di trasformazioni, persecuzioni e rinascite.

Le origini e la costruzione
L’attuale sinagoga venne costruita nei primi anni del XX secolo, per volontà della Comunità Ebraica di Bologna, che desiderava un luogo di culto rappresentativo e adeguato alle proprie esigenze. L’edificio fu inaugurato nel 1928 in Via de’ Gombruti, nel centro storico della città, in una zona non lontana dall’antico ghetto ebraico.
La costruzione si rese necessaria per sostituire luoghi di preghiera più piccoli e meno adatti a ospitare una comunità in crescita. Il progetto fu affidato all’architetto Attilio Muggia, noto esponente dell’architettura bolognese del periodo, che realizzò un edificio maestoso ma armonioso, capace di integrarsi con il tessuto urbano circostante.
Lo stile architettonico
La sinagoga presenta uno stile eclettico, con richiami all’architettura mozarabica e neoromanica, tipica di molte sinagoghe europee dell’epoca. La facciata, elegante e imponente, è caratterizzata da un grande arco centrale e da decorazioni geometriche che evocano motivi ebraici tradizionali. L’interno è altrettanto suggestivo: la sala principale di preghiera è ampia e luminosa, con una struttura a pianta basilicale e dettagli decorativi raffinati.
Uno degli elementi più importanti è senza dubbio l’Aron ha-Kodesh (l’armadio sacro che custodisce i rotoli della Torah), che si distingue per la sua decorazione solenne e ricca di simbolismo religioso.
La sinagoga durante la Seconda Guerra Mondiale
Purtroppo, la storia della Sinagoga di Bologna è segnata da eventi tragici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il luogo di culto fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati del 1943, che distrussero gran parte della struttura. Questo evento segnò un periodo di grande difficoltà per la comunità ebraica locale, già duramente colpita dalle leggi razziali fasciste del 1938 e dalle deportazioni durante l’occupazione nazista.
Nel dopoguerra, la comunità si adoperò per ricostruire il tempio, che venne restaurato e riaperto nel 1954.
La gestione attuale e la comunità ebraica bolognese
Oggi, la Sinagoga di Bologna è il principale luogo di culto della Comunità Ebraica di Bologna, che continua a gestirla con grande impegno. La comunità, seppur numericamente ridotta rispetto al passato, è molto attiva e organizza numerosi eventi culturali, celebrazioni religiose e attività educative per mantenere viva la tradizione ebraica in città.
Il tempio è visitabile in occasioni particolari, come la Giornata Europea della Cultura Ebraica, durante la quale vengono organizzate visite guidate e incontri per far conoscere la storia e le tradizioni dell’ebraismo bolognese.