Risolvere i problemi non sarà più un “problema”: scoperto il perfetto metodo scientifico per riuscirci

Qual è il modo migliore per riuscire a risolvere tutti i problemi? La scienza potrebbe aver trovato finalmente la risposta

La scienza potrebbe aver trovato la risposta ad una delle problematiche più diffuse ovvero quella di riuscire a trovare una soluzione rapida ed efficace ai problemi che quotidianamente ci si presentano davanti. Tutti, chi più chi meno, ci troviamo a dover affrontare difficoltà di varia natura ed in alcuni casi esse possono essere decisamente ‘spinose’ al punto da renderci difficile capire quale sia la strada più rapida per risolverle.

Persona con punto interrogativo al posto della testa
Risolvere i problemi, sviluppato un apposito metodo scientifico (comunitadibologna.it)

Ebbene un team di ricercatori sarebbe riuscito a sbrogliare la matassa individuando, grazie ad uno studio innovativo, il modo migliore per arrivare a sorprendenti soluzioni grazie ad un surplus di creatività. Scopriamo come.

Scoperto il metodo scientifico per risolvere i problemi: i risultati dello studio

A condurre lo studio è stato un team di esperti psicologi americani i quali hanno proposto una serie di problemi pratici ad un gruppo di 58 persone di età compresa tra 18 e 29 anni. Queste problematiche prevedevano da parte loro un approccio creativo e ad ogni partecipante sono stati concessi soltanto tre minuti per poter pensare ad ogni problema e dare la soluzione. Soltanto ad alcuni di loro però è stata mostrata la soluzione corretta lasciando l’altra parte dei partecipanti all’oscuro. Il passaggio successivo è molto interessante: sono stati creati due sottogruppi, uno dei quali ha potuto fare un riposino in laboratorio mentre una serie di strumenti monitoravano l’attività cerebrale mentre i membri dell’altro gruppo hanno fatto una normale pausa.

Entrata e uscita da un labirinto
Dormire e risolvere i problemi, qual è il legame tra queste due azioni (comunitadibologna.it)

A quel punto sono stati chiamati i partecipanti chiedendo loro di risolvere, senza fornire indizi, una serie di altri problemi simili ai precedenti. Ed è emerso che chi aveva dormito era in grado di farlo con minore difficoltà riuscendo a fornire la soluzione di un maggior numero di problemi. Ma non solo perché gli esperti hanno accertato che il loro miglioramento non era legato alla memoria delle soluzioni precedenti bensì alla fase REM del sonno.

Ebbene sì, dormire rappresenterebbe il miglior modo per riuscire a risolvere più facilmente e rapidamente vari tipi di probleemi proprio perché durante la fase REM del sonno, caratterizzata da un’attività cerebrale molto intensa, viene sbloccata la creatività. Il cervello è attivo e lavora anche alla riorganizzazione ‘creativa’ delle informazioni ricevute da svegli: in tal modo riuscirebbe a cogliere anche possibili soluzioni e collegamenti che in precedenza erano sfuggite.

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